Poiché i telescopi ad alte prestazioni necessitano di una stabilità nell’ordine dei nanometri, la stabilità dell’intera struttura portante (backplane) riveste un ruolo decisivo. Questi devono essere testati in camere del vuoto adatte per le prove in condizioni criogeniche e progettate per garantire una stabilità termica unica a temperature inferiori a -250°C. I test nelle camere del vuoto richiedono accelerometri e sensori di forza capaci di funzionare a temperature ultra basse.
I backplane sorreggono lo specchio primario, oltre ad altre ottiche e all’intero complesso della strumentazione scientifica. I test possono modificare il sistema, di conseguenza i backplane e quindi i telescopi vengono isolati nella camera. Alcuni ambienti di test prevedono un nuovo sistema di raffreddamento con elio e azoto con speciale rivestimento che simula le basse temperature di esercizio a cui sono esposti i backplane nello spazio. Questi consentono l’allineamento e la verifica ottica criogenica di più segmenti dello specchio primario in un processo noto come “phasing”. I test di questo tipo richiedono accelerometri e sensori di forza in grado di funzionare a temperature ultra basse.